giovedì 20 maggio 2010

Morti de guerra sul lavoro


L'è notizia recente, e sicuramente notizia che se ripetarà altre volte, de italiani morti in terra straniera, nel caso specifico in afghanistan.
Personalmente no me piase come che vien presentae notizie come questa, e no me piase a terminologia usada:
- Italiani caduti: A paroea "morti" al posto de "caduti" no a rende mejo l'idea ?
- Sacrificio per la patria: no saria mejo dir "morti sul lavoro" ?
- Eroi. Eroi ?!?! Copie/Incolle da wikipedia : L'eroe, nell'era moderna, è il protagonista di uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune.

Parlonse ciaro, aea fin fine anca chi che va in afghanistan no lo fà certo par spirito de patria ma par portar casa na busta paga grassa a fine mese. E i o sa benissimo che el riscio (e de conseguenza el stipendio) l'è notevolmente pì alt rispetto a un ragionier sentà su na scrivania.
Sti morti qua no i è nè patrioti, nè eroi, ma morti sul lavoro. Lavoro che lori ha scelto, oltretutto accettando (nessuni te obbliga) de partecipar a ste "missioni de pace" visto che dovon contrinuar a prostituirse ai pì grandi "esportatori de democrazia" al mondo.
E ghe n'è na paca de gente che ogni dì more sul posto de lavoro. Che no finisse sui giornai.

E, come sempre, tuti a casa soa. Se vien casa mea uno col fusil in man senza bussar aea porta magari comportandose in modo "birichino" e ora ovvio che prima o dopo e probabiità che me incazze aumente.
Tuti in casa propria.

Ah, desmentegave : Notizia catada qua che copie/incolle: http://it.notizie.yahoo.com/19/20100517/twl-afghanistan-3-300-militari-italiani-b689c2c.html

(ASCA) - Roma, 17 mag - Sono attualmente circa 3.300 i militari impegnati, a vario titolo, nella missione Isaf in Afghanistan. Una missione che vede i nostri soldati operare nelle province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah mentre nella capitale Kabul ormai non risiedono piu' reparti operativi ma solo personale di supporto alla missione. Un contingente che dovrebbe arrivare, a ottobre prossimo, a circa 4 mila uomini con l'invio di altri militari cosi' come stabilito nelle intese con l'amministrazione statunitense. Un impegno, quello italiano, che ha fatto registrare dal 2004 ad oggi, un forte contributo di sangue con 24 militari morti. La missione internazionale in Afghanistan ha avuto inizio ufficIalmente con l'approvazione, il 20 dicembre 2001, della Risoluzione n. 1386 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con la quale si autorizzava il dispiegamento nella citta' di Kabul ed aree limitrofe di una Forza multinazionale denominata International Security Assistance Force (Isaf). Nel 2003 la responsabilita' delle operazioni in Afghanistan fu assunto dalla Nato e nell'ambito della rotazione dei Comandi Nato l'Italia, a partire dal 4 agosto 2005 e per nove mesi, ha avuto la leadership dell'Isaf VIII, al comando del gen. Mauro Del vecchio. Dal comandante di Isaf, attualmente il generale statunitense Stanley A. McChrystal, dipendono i 5 Comandi Regionali North, West, South, East e Capital.

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