domenica 28 giugno 2009

DropBox

Ho catà un prodottin veramente interessante, che consente de mettar i propri dati (documenti, immagini, etc) su internet, e consentir a sincronizzazion tra diversi PC.

Esempio pratico ... mi use de soito un portatie co Ubuntu : el portatie el se rompe. Cossa fai coi me dati?
Dovaria utiizzar dei strumenti de recupero dati (sempre che el disco el sia integro), mettarli su qualche supporto esterno (disco/penna USB, etc) e portarli su n'altro PC. Se inveze el disco fisso l'è ndat in mona e son senza backup e ora ... auguri.

A soeuzion a ste problematiche proposta da dropbox l'è che i dati oltre che risiedar fisicamente sul pc, i vien replicai/sincronizzai anca su un server fornio dal servizio dropbox.
In pratica : se instaea dropbox, multipiattaforma e quindi sia par linux che mac che windows.

Se effettua a soita registrazion tramite email, e se se logga su dropbox.

Da sto momento, qualsiasi roba messa su /home/utente/dropbox a vien automaticamente replicada in internet da qualche banda sui so server (ok, a livello privacy ghe saria qualcossa da ridir, visto anca che no l'è un prodotto open surs ma proprietario..) e ovviamente bisogna essar picai internet.
A settimana dopo ndon catar un parent in Australia. Sto parent l'ha un pc (co windows, par esempio) e na connession in internet. Avon bisogno farghe vedar qualche foto, o dovon vedar un documento? Nema problema : se instaea dropbox par uindos, se se logga co l'utente/password precedentemente creai, dropbox el mettarà in c:\blabla\dropbox tuti i me documenti/foto etc e el diogo l'è fatto. Qualsiasi modifica fatta in Australia, se a cataron anca na volta che tornon casa.
Se no voeon ogni volta star là a scaricarse el client dropbox, ghe n'è comunque un client web che comunque permette de far e robe essenziali. No se pol via web ovviamente editar un documento e salvarlo via web.
Semplicemente se o scarica e se se o varda.
Se pol comunque far l'upload de file, via web.

Un tour veoce dee funzion che se capisse anca senza audio l'è qua:
http://www.getdropbox.com/screencast

El servizio l'offre 2GB de spazio gratuitamente, par chi che vol de pì e ora ghe n'è qualcossa
da pagar.

Mi l'use e nonostante no ho chissacchè de documenti, el repute utie e quindi me a sente de consigliarlo.
Nota negativa ? No se sa chi che mette el nas sui me documenti, el pol essar benissimo na specie de "grande occhio". Ma par documenti no proprio riservati o importanti, el problema no sussiste.

Qua na guida co scrinsciot:
http://www.oneopensource.it/26/06/2009/guida-allinstallazione-di-dropbox-in-screenshot/

lunedì 22 giugno 2009

El geato che no se desfa

Certo che però i e pensa proprio tutte ...
I è stati boni de isoear na proteina de un pesce artico, e sintetizzarla artificialmente tramite fermentazione de un lievito OGM.
Par farghine cossa ? Par essar messa tra i ingredienti del geato, che ha na caratteristica particoeare, quel de no desfarse, de no sciogliarse.

Sti signori che ha proposto l'introduzion in europa de sto orrore i fa parte dea multinazionale Unilever, che i "produce" (come che NO ME PIASE sto verbo) i geati Magnum, Algida, Eldorado e Carte d'or etc etc.
Chiaramente a commission europea l'ha dat l'OK a sto ibrido. Co na bea mandoea intascada da qualche corrotto. Visto che, disonseo chiaramente, el consumatore finale a paroea OGM no piase massa.
Anca se, sti furbi, i ha el permesso de NON etichettarlo come OGM.

Quindi diventarà normale un luglio comprar un geato de matina, e nonostante i 30 gradi de temperatura, aea sera el geato sarà ancora integro...

No podon pì fidarse de gnent ... a sto punto tant val ciorse na geatiera e rangiarse...

Fonte dea notizia qua:

http://www.autodifesalimentare.it/blog/conservanti-additivi-affini/ogm-nascosti-nei-gelati-cono-ogm-che-non-si-scioglie/

domenica 14 giugno 2009

Morti de fan

Voeve solchè butar dò qualche riga parchè ieri altro me ha colpio na notizia
che par quant "ovvia" che a sia, no l'è mai abbastanza ovvia.
De soito l'è "normale" associar l'Africa ai morti de fan.
Beh ... 25.000 e passa morti de fan ogni dì. Quasi come i abitanti de montebeuna. Ogni dì.
Par fan... no par fret o par guerre (quel l'è n'altro discorso).
25.000. Zio ken ...

Dopo lede che noaltri del mondo "occidentaizzà" inveze dedicon ae spese alimentari
dal 12 al 15% dea nostra busta paga. El restante 85-88% el va a in vaccae o a ingrassar
e banche.

Ghe n'è ovviamente qualcossa che no va ben... Da na parte gente che MORE DA FAN, da chealtra gente che l'ultimo dei so pensieri l'è el magnar ...
Ma a noaltri me fa comodo cusita, anca se no avon l'onestà par ammetterlo.

Mi no dovaria permettarme de criticar sta situazion in quanto anca mi fae parte de sto mondo consumista e purtroppo me rende cont de aver metboizzà anca certe negatività de questo, par quant che cerche de essar solidale e eticamente corretto. Ma no sempre ghe riesse.

domenica 7 giugno 2009

La scuola è finita, andate in pace

Riporte na notizia letta recentemente. Se l'è vera, no a fa altro che dimostrar a tendenza che a scuoea a DEVE diventar privata.
Parlon de stanziamento de schei pubblici par e scuoe de montebeuna.
Anca un insulso lo capisse:
70.000 euro ae scuoe pubbliche : 2475 tosatei 150.000 euro ae scuoe private : 758 tosatei

cioè ... oltre el triplo de tosatei e ricevar manco dea metà !?!??!
L'è come dir darghe na feta de pan vecio a uno che more da fan, e na pastasutta abbondante a chi che l'ha già a panza piena !
A motivazion che lede la è che "le scuole privateriescono a coprire una parte di servizio che il pubblico da solo non sosterrebbe".... ho capio ma appunto par questo che e scuoe private e costa na marea de schei ! Appunto par consentir quaità e strutture superiori (par chi che pol permettarseo, cioè par i siorati).
Mi son contro e scuoe private, visto che istruzion e cultura l'è un qualcossa che no bisognaria comprar. Anca se mi ho un concetto de "insegnar" che no l'è quel che vien proposto dae scuoe. Massa libri e poca pratica. Massa matematica e inglese e gnent "saver far qualcossa de pratico". Ma questo l'è n'altro discorso.

Copie/incolle l'articol...

220mila euro alle scuole del Comune. Va subito precisato che la somma (150mila euro alle scuole private e 70mila euro a quelle pubbliche) è, né più né meno, pari a quella stanziata lo scorso anno. Secondo l'assessore al bilancio Claudio De Nadai si tratta però, comunque, di una cifra eccezionale. E il motivo è presto detto: soldi in giro non ce ne sono e riuscire, quindi, a confermare le cifre del 2008 è già un mezzo miracolo. "Lo stanziamento è comunque una scelta del Comune, non un obbligo -dice De Nadai- è nel caso delle private è motivato dal fatto che riescono a coprire una parte di servizio che il pubblico da solo non sosterrebbe". Per quanto riguarda le scuole pubbliche (ma lo stesso vale per le private) negli anni precedenti era stato utilizzato come criterio di ripartizione, in accordo con le scuole, il numero dei bambini residenti iscritti nell’anno scolastico in corso, considerato che tale criterio tende a favorire i cittadini residenti senza tuttavia escludere l’accesso ai servizi ai non residenti. Quest'anno il criterio sarà confermato.
SCUOLE PUBBLICHE (2475 bambini): 27mila 611 euro andranno alla scuola primaria "Marconi" che conta 978 alunni; 17mila620 euro alla direzione didattica del secondo circolo con 623 alunni; 24mila 719 euro agli 874 alunni della Papa Giovanni.
SCUOLE PRIVATE (758 bambini): Alla scuola parrocchiale "San Gaetano", con 75 alunni, andranno 14mila 841 euro; alla "Don Bosco-Maria Ausiliatrice", con 69, 13.654 euro; alla materna di Caonada, con 57 bimbi, 11.280 euro; alla scuola d’Infanzia "Casa dei Bambini" della parrocchia di S. Lucia, con 76 bambini, 15.040 euro. Ai 71 bambini della scuola d’Infanzia "Giardino d’Infanzia" della parrocchia "Beata Vergine della Presentazione", con 71 piccoli, 14.050 euro; alla "Bertolini", con 101 frequentanti, 19.987 euro; alla scuola primaria parificata Istituto Maria Ausiliatrice, con 144, 28.496 euro; alla primaria del "Bertolini", con 165 bambini, 32mila 652 euro.

Fonte dea notizia QUA

venerdì 5 giugno 2009

Paroni a casa ... VOSTRA

I giornai conta parecchie bae, e spesso e notizie e vien distorte in modo tale
da "orientarle" poiticamente.
No so se sta notizia qua a sia vera.
Dedicata comunque a tuti i leghisti, che fa del motto "PARONI A CASA NOSTRA" uno dei so
cavalli de battaglia.
Copie/Incolle

Vicenza. Comune contro base Usa, stop ai parà nel parco: spaventano gli spazzini

Esercitazioni notturne nell'area verde. Il comandante:
«Mancano i cartelli in inglese, per noi è aperto al pubbico»


VICENZA (4 giugno) - Battibecco acceso fra il Comune di Vicenza e il comandante italiano della base Usa di Ederle: l'amministrazione ha chiesto di evitare le esercitazioni dei militari nel parco del museo del Risorgimento perché spaventano gli spazzini, i cittadini e sciupano l'erba, dalla base hanno risposto negativamente dicendo che, in mancanza di cartelli scritti in inglese, le aree «si debbano ritenere aperte al pubblico senza particolari limitazionì».
L'assenza di cartelli di divieto scritti in inglese sarebbe dunque la giustificazione del comando militare americano della caserma per spiegare esercitazioni svolte in orario di chiusura nel parco sulle colline vicentine.

Il Comune di Vicenza aveva chiesto al comandante italiano della Ederle colonnello Edoardo Maggian di evitare l'utilizzo del parco e «l'intrusione di soldati nei sentieri dell'area verde»: le incursioni dei paracadutisti in tenuta da esercitazione «non solo spaventano gli addetti alle pulizie del museo e i cittadini che si trovano a passare ma causano il deterioramento dell'erba».

Il Comune, però, è rimasto a bocca aperta nell'apprendere la risposta: «Alla nostra richiesta di evitare l'utilizzo del parco - spiega l'assessore al Patrimonio Marco Dalla Pozza - abbiamo ricevuto una risposta negativa fuori luogo. Per il comandante «è evidente che per uno straniero che non conosce la lingua, aree prive di cartelli in inglese si debbano ritenere aperte al pubblico senza particolari limitazionì».

«Vorrei chiedergli - replica Dalla Pozza - cosa accadrebbe se un italiano volesse fare un pic-nic nel Giardino delle rose a Washington: pensa che potrebbe cavarsela adducendo la scusa che i cartelli non sono scritti anche in italiano?»

«Non esiste nessun tipo di permesso per entrare - prosegue Dalla Pozza -, quindi si potrebbe ipotizzare anche l'abuso di ingresso in una proprietà privata. Speriamo di non essere costretti ad altre forme di tutela che coinvolgano l'autorità giudiziaria». L'esponente della giunta vicentina ricorda che all'interno del parco «ci sono anche armi, reperti bellici. Durante la chiusura l'ingresso non è autorizzato. E qualsiasi altri cittadino, in questo come in altro parco cittadino, rischierebbe una denuncia».

«In qualche modo ci siamo sentiti presi in giro quando ci è stato detto che i cartelli dovevano essere in inglese. Ora chiederemo anche al Prefetto come comportarci per una situazione che è sicuramente atipica, anche perché vogliamo mantenere buoni rapporti con la Ederle»


Fonte del testo : QUESTA