venerdì 5 giugno 2009

Paroni a casa ... VOSTRA

I giornai conta parecchie bae, e spesso e notizie e vien distorte in modo tale
da "orientarle" poiticamente.
No so se sta notizia qua a sia vera.
Dedicata comunque a tuti i leghisti, che fa del motto "PARONI A CASA NOSTRA" uno dei so
cavalli de battaglia.
Copie/Incolle

Vicenza. Comune contro base Usa, stop ai parà nel parco: spaventano gli spazzini

Esercitazioni notturne nell'area verde. Il comandante:
«Mancano i cartelli in inglese, per noi è aperto al pubbico»


VICENZA (4 giugno) - Battibecco acceso fra il Comune di Vicenza e il comandante italiano della base Usa di Ederle: l'amministrazione ha chiesto di evitare le esercitazioni dei militari nel parco del museo del Risorgimento perché spaventano gli spazzini, i cittadini e sciupano l'erba, dalla base hanno risposto negativamente dicendo che, in mancanza di cartelli scritti in inglese, le aree «si debbano ritenere aperte al pubblico senza particolari limitazionì».
L'assenza di cartelli di divieto scritti in inglese sarebbe dunque la giustificazione del comando militare americano della caserma per spiegare esercitazioni svolte in orario di chiusura nel parco sulle colline vicentine.

Il Comune di Vicenza aveva chiesto al comandante italiano della Ederle colonnello Edoardo Maggian di evitare l'utilizzo del parco e «l'intrusione di soldati nei sentieri dell'area verde»: le incursioni dei paracadutisti in tenuta da esercitazione «non solo spaventano gli addetti alle pulizie del museo e i cittadini che si trovano a passare ma causano il deterioramento dell'erba».

Il Comune, però, è rimasto a bocca aperta nell'apprendere la risposta: «Alla nostra richiesta di evitare l'utilizzo del parco - spiega l'assessore al Patrimonio Marco Dalla Pozza - abbiamo ricevuto una risposta negativa fuori luogo. Per il comandante «è evidente che per uno straniero che non conosce la lingua, aree prive di cartelli in inglese si debbano ritenere aperte al pubblico senza particolari limitazionì».

«Vorrei chiedergli - replica Dalla Pozza - cosa accadrebbe se un italiano volesse fare un pic-nic nel Giardino delle rose a Washington: pensa che potrebbe cavarsela adducendo la scusa che i cartelli non sono scritti anche in italiano?»

«Non esiste nessun tipo di permesso per entrare - prosegue Dalla Pozza -, quindi si potrebbe ipotizzare anche l'abuso di ingresso in una proprietà privata. Speriamo di non essere costretti ad altre forme di tutela che coinvolgano l'autorità giudiziaria». L'esponente della giunta vicentina ricorda che all'interno del parco «ci sono anche armi, reperti bellici. Durante la chiusura l'ingresso non è autorizzato. E qualsiasi altri cittadino, in questo come in altro parco cittadino, rischierebbe una denuncia».

«In qualche modo ci siamo sentiti presi in giro quando ci è stato detto che i cartelli dovevano essere in inglese. Ora chiederemo anche al Prefetto come comportarci per una situazione che è sicuramente atipica, anche perché vogliamo mantenere buoni rapporti con la Ederle»


Fonte del testo : QUESTA

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