mercoledì 22 luglio 2009

Moschea Nervesa : no se pol

Mi no so se sta signora/signorina L.De Bon a scrive quel che ghe detta qualcuni
o se (dubito) lo fa de iniziativa personale.
Uno dei megafoni cartacei dea sega nord, el cazzettino, el scrive un articol che se pol ledar a sto sito:
http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=691743

L'argomento l'è un classico : moschee.
No capisse par cossa e par come dae cusita tant fastidio che un gruppo de persone el se cata
dentro na cesa a pregar. Capisse se i se droga o i fa robe strane o i ghe fa dei riti voodoo contro bossi o maroni o borghezio, ma semplicemente i se mete in denociòn rivolti in direzion dea mecca par pregar. Cassi soi, a mi no me da fastidio.
Se mi vui metarme sentà sora un prato a meditar yoga soni perseguibie? No penso...
Ma a nervesa inveze i ha deciso che no se pol.
Motivo ?
Ecoeo :
Alla base una questione di numeri. Le indicazioni urbanistiche prevedevano che lo stabile non potesse contenere più di 35 persone, ma in tre occasioni, l'ultima delle quali venerdì scorso, il sindaco e due vigili, fermi all'esterno, ne hanno contate di più: 42.

Insomma, al massimo 35 persone. Presenti 42. Un dramma ...

"Alcuni - spiega il sindaco, Fiorenzo Berton - hanno cercato di uscire da una porta sul retro che, comunque, era controllata

Grande el sindaco de nervesa.
El fa controear el retro dea porta. Che mito.
Aeo paura che i ghe porte via qualcossa? A maniglia dee porte ?

E quindi, a fronte de tali vergognosi fatti:

Sta di fatto che l'accaduto dimostra mancato rispetto delle regole di convivenza civile

Insisto.... I scrive che :
l'accaduto dimostra mancato rispetto delle regole di convivenza civile

Posse bestemar in turco, aramaico o arabo?
Zio kanarin, ma come che son ridotti... che bruta gente che son diventai ...

Mi ve augure, cari amighi de nervesa, de no dover tornar a preoccupareve de robe ben pì gravi, tipo questa:

Ma i era altri tempi ... tempi in cui i doveni i era considerai carne da macello da mandar in guerra...



Se un dì dovesse sparir l'articol online, riporte co un copia/incolla l'articol:

NERVESA DELLA BATTAGLIA
Troppi fedeli, la moschea di Sovilla verso la chiusura

Mercoledì 22 Luglio 2009,
NERVESA - (L.Bon) Conto alla rovescia per la chiusura della moschea di Sovilla. Fra dieci giorni a partire da oggi, il centro culturale di Sovilla meglio noto come moschea potrebbe chiudere i battenti. O, per lo meno, questa è la volontà del primo cittadino Fiorenzo Berton, che oggi invierà ai referenti dell'associazione la Pace che utilizza lo stabile da anni comunicazione di avvio del procedimento per la revoca dell'agibilità dei locali. I referenti dell'associazione avranno 10 giorni di tempo per presentare delle memorie difensive prima che l'amministrazione tolga ai locali luce, acqua, gas: l'agibilità appunto.
Alla base una questione di numeri. Le indicazioni urbanistiche prevedevano che lo stabile non potesse contenere più di 35 persone, ma in tre occasioni, l'ultima delle quali venerdì scorso, il sindaco e due vigili, fermi all'esterno, ne hanno contate di più: 42. "Alcuni - spiega il sindaco, Fiorenzo Berton - hanno cercato di uscire da una porta sul retro che, comunque, era controllata. Fra l'altro, il responsabile della moschea mi ha anche rifiutato l'ingresso, dicendomi che non potevo entrare. Ho aspettato la fine della preghiera, atto che dimostra come quello non sia un centro culturale, ma una moschea. Comunque, poco importa. Sta di fatto che l'accaduto dimostra mancato rispetto delle regole di convivenza civile".
Ovviamente, di fronte al provvedimento potrà essere presentato dall'associazione ricorso al consiglio di Stato: non è detto, quindi, che la strada verso la chiusura sia così lineare. "Più di così non posso fare - afferma Berton - se c'è gente che pensa di poter avversare una decisione presa per garantire la sicurezza di tutti, utenti del centro e cittadini, significherà che siamo davvero nella repubblica delle banane e ne prenderò atto". E' questo l'ennesimo tentativo di Berton di allontanare la "moschea" dal suo Comune. Nei mesi scorsi aveva, invece, avviato la "guerra" dei divieti di sosta alle auto che raggiungevano lo stabile arrivando infine a porre la limitazione urbanistica di 35 presenze all'interno.

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